“Da questi due comandamenti
dipendono la Legge e i Profeti”
Non nel senso che questi comandamenti ci producono
la Legge e i Profeti, ma nel senso che essi ci danno il senso
della Legge e dell’essere Profeti. Non si tratta di avere
qualcosa in più, con questi comandamenti, ma di rendere
tutto ciò che già c’è una realtà nuova.
È come un rivestimento, è come l’essere rivestiti
dell’”uomo nuovo” e avere il “cuore nuovo”, reso possibile
dal dono dello Spirito. L’amore riveste e ridona significato
a ciò che, senza di esso, rischia di essere ridotto a una
situa zione di morte. Anche tutto ciò che abitualmente è
considerato volto alla morte, con l’amore, riceve un senso
e una risurrezione.
È come quell’immagine delle ossa aride, che lo Spirito
di Dio, nel richiamo della Bibbia, riveste di carne e di vita.
Allora, anche il peccato stesso, segno della morte, con
l’amore diventa occasione di resurrezione.
La Legge e i Profeti, le colonne della fede, rischiano di
crollare e di far cadere tutta quanta la costruzione della
vita, se non sono fondate sull’amore.
Ma... ci pensiamo al fatto che l’amore rende nuova
ogni realtà? Siamo consapevoli di che cosa significhi ciò?
La possibilità di rendere nuovo tutto quanto con l’amore,
concretamente, la stiamo considerando e sperimentando?
Che c’è di “nuovo”, che posso veramente dire: ecco,
ciò è animato dall’amore?